La cosmetica vera scienza per la bellezza - Come nasce un nuovo prodotto


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  • agosto 2020
  • online

LA COSMETICA VERA SCIENZA PER LA BELLEZZA* – COME NASCE UN NUOVO PRODOTTO

La creazione di qualsiasi nuovo prodotto cosmetico è lo sviluppo dell’idea. In relazione al tipo di realtà aziendale e della vision e mission dell’impresa.

I nuovi prodotti possono venire da tante direzioni: non solo dal marketing e dalla ricerca e sviluppo (R&D), ma anche altri dipartimenti o funzioni possono partecipare alla creazione della nuova idea, a seconda del livello di coinvolgimento delle risorse umane nell’innovazione dell’impresa.

l marketing studia i bisogni dei consumatori, raccoglie informazioni utili per comprendere quale nuovo prodotto affiancare ai prodotti concorrenti di mercato. Il cosmetologo, in contatto costante con la filiera delle materie prime, contribuisce a diffondere le tendenze del settore all’interno dell’azienda, fornendo informazioni utili per l’ideazione di nuovi prodotti.

Il settore cosmetico lancia sempre nuovi prodotti e, anno dopo anno, si assiste al miglioramento dei suoi aspetti estetici e di packaging, oltre a vere e proprie innovazioni dove, ingredienti, formule, industrializzazioni, delivery system e marketing sono realmente dirompenti. Tutto questo grazie alla ricerca e alla scienza che la cosmetica ha nel suo DNA.

Da un’indagine effettuata su top manager a livello mondiale, a cui è stato chiesto quale sia il principale impatto dell’innovazione, è emerso che l’innovazione influenza al 95% la competizione e che il principale driver dell’innovazione è la formazione e la ricerca scientifica.

Quest’ultimo aspetto è particolarmente interessante ed aiuta a comprendere il concetto di scienza dietro il prodotto cosmetico, troppo spesso non chiaro. Dietro alla creazione di un nuovo prodotto o di nuovo ingrediente cosmetico, c’è un processo a più tappe “guidato dalla scienza” che prende forma da un’invenzione, cioè da un pensiero creativo.

La successiva concretizzazione dell’idea in un prodotto per il pubblico, richiede capacità diverse da parte di chi se ne occupa e rientra nel processo di sperimentazione. Questa fase termina con la realizzazione di un prototipo che viene usato per dimostrare che l’idea ha davvero una prospettiva di applicazione pratica. Il processo successivo consiste nell’industrializzazione del prototipo realizzato sulla base dell’idea originaria e porta alla ricaduta in termini di lavoro, di valorizzazione economica e benefici per la società, che avrà a disposizione un nuovo prodotto per la cura della salute o dell’aspetto degli individui che ne fanno parte.

Questo percorso è ormai ben noto all'industria cosmetica, gli addetti al lavoro lo applicano quotidianamente. Sono le persone fuori dal comparto che hanno pregiudizi nei confronti della scienza cosmetica. Pregiudizi che vengono spesso affossati dalla credibilità delle innovazioni e dai risultati economici dello stesso.

La creazione di nuovi prodotti non è solo frutto di casualità della scoperta, ma diventa parte di un sistema complesso che prevede la scoperta e la successiva applicazione. Come ci ha mostrato Steve Jobs, il processo ideativo, che sta alla base della creazione e quindi del processo di invenzione ed innovazione, è un processo che può essere gestito attraverso la disponibilità di risorse dedicate. Occorre immaginare delle vere e proprie “factory” che, al pari di un processo produttivo convenzionale, mettano in condizione i creativi di creare.

Se è vero che la fase creativa non può essere un processo continuo, è anche vero che questa creatività può essere sviluppata all’interno di team di lavoro numerosi che, singolarmente, generano invenzioni e innovazioni in maniera discontinua, ma che alimentano un contenitore che genera innovazioni in maniera continua.

Questo tipo di processo richiede sia risorse finanziarie sia strutture, all’interno delle quali i creativi e gli innovatori possano liberamente esprimersi. È il concetto dei BLUE SKY labs. In un mondo ideale dovrebbero essere territori neutri, con ambienti misti università/industria. Questo ambiente misto è molto adatto a generare nuovi talenti poiché gli studenti beneficiano in misura ampia di processi congiunti guidati dalle aziende, ma condotti sulla base del sistema di check and balances tipici della scienza di livello accademico.

La creazione dei BLUE SKY labs è la vera sfida per le aziende del benessere, una visione a 3/5 anni in termini di innovazione, sperimentando la trasversalità di altri settori, sarà la base dei successi economici delle aziende nei prossimi anni.



* Fonte – la scienza dietro la bellezza – Cosmetica Italia

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