STAGE E APPRENDISTATO A CONFRONTO


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  • 07/05/2021
  • JOB BLOG

Stage e apprendistato sono opportunità lavorative riservate ai giovani, con l'obiettivo di formarli e introdurli al mondo del lavoro.

Sia nello stage che nell'apprendistato, alla risorsa viene assegnato un tutor incaricato di formarlo ma, mentre lo stage non è un contratto, l'apprendistato sì.

Vediamo nel dettaglio come funzionano e in cosa differiscono.

COS'È LO STAGE E COME FUNZIONA

Regolamentati dagli indirizzi regionali, gli stage sono attività finalizzate all'orientamento e inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Non sono rapporti lavorativi dipendenti e ne esistono due tipi:

  • curriculari
  • extracurriculari

Stage curriculare

È rivolto a soggetti iscritti a un corso di formazione e istruzione di II livello, con durata massima di 6 mesi. Viene attivato dal soggetto promotore con l'azienda che ha il compito di formare il tirocinante.

Poiché si tratta di formazione finalizzata all'acquisizione di CFU o alla stesura della tesi, non va registrato all'Unilav e non c'è un numero massimo di stagisti in rapporto ai dipendenti da rispettare.

Lo stage non è un rapporto di lavoro dipendente e per questo gli stagisti non rientrano nel computo della forza lavoro dell'azienda; essi non possono sostituire dipendenti in malattia, ferie o congedo parentale.

Stage Extracurriculare

È rivolto a tutti e ha orientamento formativo; la sua durata massima è di 24 mesi. Viene regolamentato con una convenzione stipulata tra l'azienda incaricata di formare lo stagista e l'ente promotore, dove vengono indicate le regole di svolgimento del tirocinio comprensive di diritti e doveri delle due parti.

Un altro documento con finalità regolatorie è il piano formativo che ha lo scopo di descrivere il tirocinio e le attività da svolgere, obiettivi da raggiungere, durata, orario, garanzie assicurative.

Ogni azienda può assumere un numero di stagisti in rapporto a quello dei propri dipendenti:

  • 1 stagista ogni 5 dipendenti
  • massimo 2 da 6 a 20 dipendenti

Esiste però una deroga che permette un numero maggiore di stagisti solo se, al termine dello stage, viene assicurata l'assunzione.

Lo stage si attiva attraverso la comunicazione Unilav da inviare all'Inps. Una volta iniziato, lo stagista e il tutor devono compilare quotidianamente il registro presenze che va consegnato in qualità di attestato finale.

APPRENDISTATO

L'apprendistato è invece un contratto di lavoro a tutti gli effetti, anch'esso rivolto ai giovani per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro. L'azienda si occupa della formazione dell'apprendista che viene affiancato da un tutor, incaricato di seguirlo durante l'intero periodo.

La durata del periodo dipende dal CCNL applicato nell'azienda, ma ha una limite massimo di 36 mesi, con possibilità di rescissione da parte dell'azienda o dell'apprendista secondo le modalità previste dal contratto.

L'apprendista viene inquadrato a livello salariale in base al livello raggiunto dopo i 36 mesi, e all'inizio può essere inquadrato fino a due livelli inferiori rispetto la categoria di riferimento. Facciamo un esempio: se l'apprendista sarà un livello quarto, inizialmente può essere inquadrato come sesto e ottenere uno scatto di livello ogni 18 mesi, fino a raggiungere la qualifica finale.

Il limite di inserimento di apprendisti in un'azienda non può superare il numero di 2 apprendisti ogni 3 figure qualificate.

La formazione nell'apprendistato

La formazione è un obbligo per l'azienda nei confronti dell'apprendista e si divide in trasversale e obbligatoria. Quella trasversale si svolge presso enti che formano l'apprendista su temi ''collaterali'', come sicurezza e lavoro d'ufficio. Quella obbligatoria viene impartita dall'azienda e il numero di ore dipende dalla qualifica dell'apprendista; se è laureato il numero ore ammonta a 40, 80 se diplomato e 120 se in possesso di licenza media. Questo numero di ore va cumulato nell'arco dei 36 mesi.

Le ore di formazione vanno registrate dal tutor e l'apprendista - così come tutto ciò che viene insegnato - specie nei primi periodi, con una formazione che comprenderà:

  • riunioni e tutto ciò che ruota attorno all'azienda
  • affiancamento del tutor
  • e-learning con i corsi online
  • formazione esterna come seminari
  • action learning, il lavoro che l'apprendista svolge da solo dopo aver ricevuto direttive
  • visite aziendali e incontri con i clienti

L'apprendista è trattato da dipendente, ciò significa che deve fare riferimento al periodo di preavviso da comunicare in azienda sia in caso di rescissione prematura del contratto, sia nel caso in cui voglia richiedere ferie, malattie o congedo parentale.

Qual è la tua esperienza? Conoscevi tutte le differenze tra stage e apprendistato? Lascia un commento qui sotto!

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