INTERVISTA A MARIA TERESA ASCIOTI

Per celebrare la partnership stretta tra JobOnBeauty e l’Associazione Italiana Informatori Cosmetici Qualificati (AIICQ), abbiamo il piacere di intervistare Maria Teresa Ascioti, direttore del corso per Informatore Cosmetico Qualificato (ICQ).

Il canale farmacia, da sempre punto di riferimento per il consumatore, soprattutto per il trattamento e l’igiene del viso e del corpo, come consoliderà la propria posizione nel post pandemia?

Ne parleremo insieme a Maria Teresa Ascioti mercoledì 26 maggio durante la conferenza riservata alla nostra community. (clicca qui per registrarti)

Ci racconti la storia dell’Informatore Cosmetico Qualificato e da dove nasce l’idea di questa nuova figura professionale nel mondo cosmetico?

Posso dire la verità? – da bambina, chiedevo spesso ai miei genitori, che gestivano la farmacia di famiglia, perché arrivassero gli informatori scientifici a parlare di nuovi farmaci e non venisse mai nessuno a parlare dei cosmetici…crescendo e lavorando in farmacia, mi sono resa conto che rimaneva ancora quel ‘vuoto’ professionale al reparto: un responsabile con competenze scientifiche che potesse rispondere in modo soddisfacente alle esigenze di clienti che cercavano soluzioni di benessere, prevenzione e salute attraverso i cosmetici, proprio quelli venduti in farmacia.

L’osservazione poi dello scenario del mercato al di fuori dal contesto farmacia, mi ha convinta dell’evidente gap formativo esistente tra le uniche figure istituzionalmente riconosciute nel settore: il cosmetologo – formulatore di prodotti - e l’estetista – esperta in trattamenti manuali. Non esistevano altri percorsi didattici pensati per la formazione di profili professionali in grado di divulgare con competenza scientifica la produzione cosmetica internazionale, consigliare e comunicare il valore del prodotto cosmetico nella relazione d’acquisto. Da qui è nata quindi l’idea di pensare alla formazione di una figura intermedia - un po’ alter ego dell’informatore scientifico del farmaco - che rispondesse prevalentemente alle esigenze di mktg, comunicazione e vendita sia in azienda che nel rapporto diretto con il consumatore di cosmetici in tutti i retail. C’è poi chi ha creduto da subito in me e nel mio progetto: il Prof. Giuseppe Lamonica già Direttore del dipartimento di Farmacia dell’Università di Messina e il dr. Franco Brambilla, già Vice Presidente di Cosmetica Italia e oggi Presidente dell’Associazione AIICQ, dedicata proprio a tutti gli allievi dei nostri corsi.

Come è strutturato il vostro corso – primo e unico ad oggi in Italia - e quali sono i punti di forza?

Il nostro punto di forza è proprio quello di aver individuato una professione che mancava e di formarla trasferendo conoscenze multidisciplinari sul cosmetico. La cosmetica, si sa, è ricchissima di contenuti sia scientifici che di marketing e comunicazione ma anche di storia e sociologia. Il nostro progetto didattico evolve e si aggiorna di continuo sulla scorta dell’osservazione dello scenario contemporaneo e, attraverso tre aree di insegnamento – scientifica, di marketing e comunicazione e socio-culturale - intende mettere in evidenza che la cosmetica è una cosa seria e che questo è il messaggio che deve essere trasmesso dai responsabili di vendita a tutte le persone che consumano cosmetici. Oggi, infatti, non si può più pensare che il prodotto cosmetico abbia un valore esclusivamente esteriore: sappiamo bene che, per il raggiungimento del proprio benessere, la scelta di un prodotto deve soddisfare esigenze anche interiori. Chi acquista chiede dunque un consiglio personalizzato e mirato, che non può essere dato in assenza di tutte le competenze trasversali che afferiscono a questa, poliedrica disciplina che si chiama cosmetologia.

Chi è l’ICQ e quali sono gli sbocchi occupazionali di questa nuova professione?

L’Informatore Cosmetico Qualificato è – come dicevo – il professionista che mancava sia nel B2B che nel B2C. La sua formazione è tale da rappresentare una valida risorsa sia presso aziende – come Informatore Cosmetico, o negli uffici marketing e comunicazione, come beauty consultant, promoter –che nei punti vendita - come responsabile di reparto in farmacia, responsabile vendita in grandi catene di profumerie, specialista di prodotto presso centri estetici e benessere, studi medici specialistici.

Quanti sono attualmente gli ICQ in Italia e presso quali tipi di aziende hanno trovato principalmente occupazione?

Dopo 14 edizioni di corso realizzate in collaborazione con diversi atenei italiani e Cosmetica Italia, gli ICQ formati sono circa 400 sparsi in tutte le regioni d’Italia. Moltissimi lavorano per grandi aziende nazionali e internazionali – da Unifarco a L’Oreal , da Lierac a Ganassini, BioNike, etc; altri presso Sephora e grandi catene di profumerie; molti di loro in farmacia e altri ancora hanno intrapreso scelte autonome, come l’apertura di piccoli punti vendita associati alla consulenza sul prodotto, assistenti in studi medici specialistici soprattutto per la loro specifica competenza su INCI e fisiopatologia degli inestetismi.

Quali sono i vantaggi che porta un ICQ all’interno di un’azienda cosmetica?

Visto che fino ad oggi non esistevano professionisti formati in modo così completo e multidisciplinare, ritengo che gli ICQ all’interno di un’azienda facciano sicuramente la differenza. Abbiamo costantemente feedback sia da parte delle aziende che delle farmacie e orgogliosamente affermiamo che sono tutti estremamente positivi: gli ICQ sono molto apprezzati per la loro formazione e si muovono bene in ambito vendita, comunicazione e consiglio, i farmacisti ICQ anche nell’organizzazione non solo del reparto dermocosmetico, ma nella strutturazione dell’intera farmacia, che finalmente valorizza la dermocosmesi ad adiuvandum molti trattamenti farmacologici: una grande soddisfazione per la bambina che si aspettava di incontrare ICQ in farmacia già molti anni fa!

Lascia nei commenti le tue domande per Maria Teresa Ascioti; risponderà durante la conferenza del 26 maggio.