La cosmetica in Italia - stime e previsioni del primo semestre 2022


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  • 26/10/2022
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L’industria della cosmesi è da sempre un settore in continuo movimento e sviluppo, però, come per molti altri settori, durante la pandemia ha subito un rallentamento. Fortunatamente, con la fine delle restrizioni, tale rallentamento è stato superato e il settore è riuscito a recuperare i suoi numeri pre-pandemici rimettendosi in gioco in termini di innovazione e tecnologia.

Tutta la filiera vira dunque verso dati positivi: infatti, la stima di chiusura dell’anno 2021/2022 registra una crescita del 10,7%, valore positivo soprattutto se comparato all’anno 2019 (in pre-pandemia) con dati assestati all’8,3%, esattamente a 13,1 miliardi di euro.

Le previsioni per il futuro sono altrettanto rassicuranti in quanto, per il 2023, è previsto il +7,1% di crescita, pari a 14 miliardi di euro.

Il Made in Italy continua ad essere sinonimo di qualità anche nel settore della cosmesi, e, nel 2022, vede una chiusura (rispetto al 2021) pari al +15,2%, con un valore stimato di 5,6 miliardi di euro. Questi dati confermano come il mondo della cosmesi sia sempre stato uno degli attori principali per il Made in Italy.

Di tali dati, infatti, non beneficiano solo le aziende che si occupano di cosmesi ma tutto il paese: diffondere il Made in Italy vuol dire, infatti, diventare simbolo di ottima qualità, creatività, innovazione non sono in Italia ma anche all’estero.

Ecco alcune stime di incremento relative ai vari settori della cosmetica:

  • Mass Market + 5,4% rispetto al 2021
  • Profumeria + 15% rispetto al 2021
  • Farmacia + 3,4% rispetto al 2021
  • Acconciatura + 14,3% rispetto al 2021
  • Erboristeria + 0,2% rispetto al 2021
  • Vendite dirette + 1,7% rispetto al 2021
  • Estetica + 11,04% rispetto al 2021

Come si evince dalle stime, i primi quattro canali (Mass Market, profumeria, farmacia e acconciatura) recuperano e migliorano le percentuali rispetto al 2019 (pre-pandemia) e riprendono la corsa al posizionamento sul mercato. Per quanto riguarda gli ultimi tre canali (erboristeria, vendite dirette ed estetica), questi non raggiungono i risultati relativi al periodo pre-pandemico a causa di una maggiore concorrenza sul mercato, mista all’incapacità di riaffermarsi.

La vendita online, invece, acquisisce molti consenti da parte della popolazione italiana, così facendo l’Italia si posiziona come leader nell’utilizzo dei canali online in Europa (per quanto riguarda il settore beauty), con una crescita del 12,3% nel 2022 rispetto al 2021. Il dato più significativo, che dimostra la crescita della vendita online nel settore beauty, è però quello relativo al +95,5% rispetto al 2019, tale dato colloca questo canale di vendita come quarto in termini di consumi.

Come si evince dai dati, è evidente che la pandemia abbia accelerato la digitalizzazione dei consumi definendo una continua crescita del trend. Al fine di garantire questa continua crescita è necessario però, per i vari brand e aziende, continuare ad investire in termini di strategie commerciali volte ad intensificare la vendita e la distribuzione dei propri prodotti.

Questi nuovi meccanismi legati alla digitalizzazione dei consumi richiederanno in futuro sempre nuove figure professionali, nel campo del marketing, della comunicazione e della logistica per intensificare e migliorare la distribuzione.

Il mercato richiederà sempre più risorse umane al fine di aumentare il numero degli addetti della filiera (passando da 33,500 degli ultimi anni, verso 36,000 stimati). Il settore beauty gode quindi di ottima salute e mira al potenziamento delle risorse per garantire una continua crescita nel tempo.

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