LA RIVINCITA DELLO SMART WORKING


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  • 13/04/2021
  • JOB BLOG

Da ormai un anno lo smart working è entrato di prepotenza nelle nostre vite e nel nostro lessico quotidiano. Con questo termine si definisce il lavoro svolto da casa, nei coworking o in qualsiasi altro luogo, caratterizzato da una maggiore flessibilità nella gestione del tempo.

La natura del lavoro stava già cambiando prima della pandemia, ma quest'ultima ha affermato lo smart working anche in contesti in cui era poco usato, illustrando alle aziende un modello lavorativo più flessibile e produttivo.

I vantaggi dello smart working sono innegabili:

  • autonomia nella gestione del lavoro;
  • attrattiva per i lavoratori più giovani, desiderosi di mantenere un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata;
  • più flessibilità e meno stress.

L'organizzazione aziendale è stata dunque modificata in base a nuove esigenze e nuovi obiettivi raggiungibili anche a distanza: grazie agli strumenti digitali a disposizione come le piattaforme per webinar e meeting è possibile rafforzare la rete di collaboratori agevolando il lavoro degli HR, incaricati di trovare nuove risorse da inserire in azienda.

Lo Smart Working nel settore della cosmetica

Nell'ambito della cosmetica lo smart working ha fatto emergere due dati importanti:

  • nuove abitudini nella beauty routine delle donne;
  • possibilità da parte delle aziende di sfruttare l'expertise di collaboratori presenti nei mercati esteri e di ampliare la propria rete con professionisti già operativi in zone particolarmente fertili per il settore.

Lavorare da remoto ha cambiato le abitudini cosmetiche di molte donne che hanno iniziato a truccarsi meno e preferire prodotti facili da utilizzare e dall'effetto naturale. Questa riscoperta della semplicità, dovuta alla limitazione di occasioni sociali, ha spinto le aziende cosmetiche a ragionare su prodotti destinati all'utilizzo quotidiano e adatti al lavoro in smart working, dove il look deve essere curato ma resta più informale rispetto all'ufficio.

Di pari passo con un cambiamento in termini di produzione abbiamo la conseguenza che riguarda la struttura aziendale, la sua organizzazione e la gestione pratica del lavoro. Lo smart working favorisce lo scambio di competenze e il confronto tra varie figure professionali, soprattutto con quelle residenti all'estero, semplificando il processo di reclutamento da parte delle aziende che possono così allargare la propria rete di professionisti del settore in tutto il mondo.

Il futuro dello smart working

Il lavoro agile non è stato scoperto ieri, ma sicuramente si è fatto conoscere nel 2020 per consolidarsi come realtà durante quest'anno in cui la pandemia ci costringe ancora a mantenere le distanze e rompere i rigidi schemi del lavoro d'ufficio così come lo abbiamo conosciuto finora.

Aziende e lavoratori si stanno abituando al nuovo modello di interazione ed entrambi hanno il compito di perfezionarlo. Per questo è importante digitalizzare il più possibile l'ambiente di lavoro e andare alla ricerca di figure professionali sempre più specializzate, che siano di supporto a tutte quelle realtà che si sono avvicinate o si stanno avvicinando allo smart working.

Sono ancora una volta i dati a parlare: si calcola che entro il 2023 in Europa oltre due terzi dei manager gestirà team di lavoro svincolati da limiti di luogo e di tempo. In soli tre anni, il numero di coloro che praticano lo smart working è infatti cresciuto del 40%, con la pandemia del 70%.

Secondo un recente studio dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, una grande impresa su tre presenta al suo interno progetti strutturati da remoto; questo non può che dare conferma del fatto che il lavoro si sta evolvendo e di questo passo nel futuro sarà sempre più smart (intelligente)!

Cosa pensi dello smart working? E’ una realtà che stai vivendo?

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Commenti

Anna
16/04/2021 11:28
Non ho mai lavorato in smart working prima della pandemia, e non è stato facile adattarsi a questa modalità all'improvviso: l'organizzazione del mio lavoro, il coordinamento con i colleghi ed il tempo da dedicare alle diverse attività sono stati punti cruciali che hanno impattato inizialmente anche sulla mia vita personale. Devo dire che, nonostante le naturali difficoltà iniziali, abbiamo imparato nel tempo a gestire bene la comunicazione e a mantenere i rapporti anche a distanza, aumentando l'efficienza a lavoro. Sicuramente lo smart working offre innumerevoli vantaggi e può essere una ricchezza sia per le aziende che per i lavoratori. Secondo me la chiave sarà adottare una modalità blended, ovvero dando la possibilità di lavorare, se si vuole, uno o più giorni a distanza.
Cristina
13/04/2021 19:35
Purtroppo in questo momento, sono senza lavoro ma prima di essere lasciata a casa nella mia azienda era già attiva da qualche anno la possibilità di lavorare da casa 1g alla settimana. Io non l'ho mai fatto, i rapporti interpersonali, l'uscire da casa e vedere compagni di viaggio, colleghi per me era un'azione irrinunciabile. Da un punto di vista economico, non c'era nessun guadagno. Oggi posso dire forse due gg alla settimana potrebbero essere un buon compromesso. Non siamo predisposti per vivere da soli, dentro a quattro mura parlando solo attraverso un un computer o tramite un telefono.
Giovanna
13/04/2021 15:59
Lo smart working è un'opportunità ed il suo incremento costante dimostra i suoi benefici. Grazie al lavoro agile abbiamo potuto ridurre l'impatto delle conseguenze economiche della pandemia. Alcuni lavori non possono essere svolti con questa modalità e a volte manca il confronto immediato coi colleghi. La sfida che ci aspetta sarà trovare nuove modalità per sfruttare questa occasione di ripartire il tempo lavorativo e di svago in modo autonomo e proficuo.