Microplastiche nei cosmetici


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  • 6 Marzo 2020
  • Segrate

Dal primo gennaio 2020 è scattato il divieto alle microplastiche nei prodotti cosmetici da risciacquo. Uno stop previsto dalla Legge di Bilancio 2018 che prevede il divieto di “mettere in commercio prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche”.

L’industria cosmetica italiana, da anni attiva su questo focus, ha sempre sostenuto tutti gli obiettivi europei e globali finalizzati a ridurre significativamente la quantità di rifiuti marini in plastica (derivanti sia da micro che da macroplastiche).

A partire dal 2012 le aziende cosmetiche, grazie ad un’apposita auto-regolamentazione interna, si sono rese protagoniste di iniziative volontarie impostando un percorso virtuoso di riduzione dell’impiego di microparticelle in plastica nei cosmetici da risciacquo esfolianti e detergenti, avvicinandosi in anticipo all’obiettivo del 2020.

L’emendamento approvato nel dicembre 2017 ha infatti riproposto quanto già indicato nella raccomandazione pubblicata nel 2015 da Cosmetics Europe, che invitava le aziende associate a interrompere volontariamente entro il 2020 l’uso di particelle solide in plastica, non biodegradabili nell’ambiente marino, utilizzate nei prodotti da risciacquo esfolianti e detergenti.

Uno sforzo condiviso con l’intera filiera del mondo cosmetico, grazie ai produttori di materie prime che da subito hanno reagito dando valide soluzioni tecniche che potessero permettere ai formulatori di modificare le proprie formule e di progettare nuovi prodotti cosmetici in tendenza con le richieste del mercato e in piena conformità con gli adempimenti di legge obbligatori.

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