Nuove tecniche di recruitment per facilitare le selezioni con più candidati


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  • 26/05/2022
  • JOB BLOG

Gamification, video interviste, intelligenza artificiale, il colloquio 2.0 mette in luce le soft skills e l’identità del candidato, per aiutare le aziende a "scremare" e fare la scelta giusta.

Abbiamo visto come le aziende si sono dovute rinnovare sotto tanti aspetti durante e dopo la pandemia, e tra i tanti cambiamenti a cui sono andate incontro c’è anche l’aspetto relativo al recruitment.

I colloqui di lavoro hanno sempre seguito uno schema standard, di solito si sottopongono al candidato una serie di domande per comprenderne le caratteristiche caratteriali, le aspirazioni ecc. In ogni caso si è sempre trattato di domande poco fantasiose, che si limitano a carpire informazioni generiche e non permettono al candidato di emergere, specie nel caso di selezioni di gruppo.

Negli ultimi anni si sono affermate nuove tecniche nel processo di selezione del personale che permettono di gestire meglio i colloqui con tanti candidati: tra queste le video interviste, gamification, social recruiting, trend che hanno modificato radicalmente le modalità di assunzione, rinnovando non solo il metodo adottato dalle HR, ma anche l’approccio dei candidati stessi.

La ricerca non è più solo a livello professionale ma riguarda determinate caratteristiche come motivazione, valore umano, aspirazioni, esperienze pregresse e quelle che ci si aspetta di affrontare in un nuovo ambiente lavorativo.

Vediamo nello specifico alcune tecniche di recruitment "moderne" che hanno preso piede negli ultimi anni e che molte aziende applicano in fase di colloquio, utili per far emergere le caratteristiche dei candidati e da utilizzare anche come "scrematura" in caso di colloqui numerosi.

Video interviste

Si usano già da tempo ma con lo smart working questa modalità è diventata preferenziale, specie quando il candidato si trova in un’altra città o per il lavoro da remoto. Oltre alla comodità evidente, con questa modalità il candidato si sente più a suo agio tra le mura domestiche o comunque in un contesto familiare, i colloqui si possono organizzare in modo più veloce e le aziende riescono a trovare personale in breve tempo, soprattutto in caso di assunzione urgente.

Gaming e gamification

L’idea di "giocare" in fase di colloquio è una modalità che mette in luce diversi aspetti del candidato, dalla gestione del tempo all’intelligenza, fino alle soft skills che diventano sempre più importanti ai fini dell’assunzione. E inoltre, se la selezione somiglia a un gioco, diventa un processo divertente, più leggero e informale, a fronte di un’efficacia maggiore rispetto ai colloqui standard.

Audizioni di lavoro

Si tratta di una modalità che potremmo definire più ‘’interattiva’’, in quanto l’azienda propone al candidato interviste situazionali, prove pratiche e un’esperienza immersiva all’interno della realtà aziendale. Lo scopo è quello di presentare l’ambiente di lavoro e permettere al candidato di confrontarsi con esso, magari trascorrendo una giornata con il team, partecipando a meeting e rapportandosi da vicino alle dinamiche quotidiane del posto di lavoro.

Soft skill VS hard skill

Questa non è una vera e propria tecnica di recruitment, è più un focus che si sposta dal curriculum alle competenze non specifiche (le cosiddette soft skills), che risultano sempre più determinanti nonché una discriminante in fase di assunzione. Tra le soft skills più rilevanti per le aziende ci sono la capacità di inserirsi in un team, gestire il tempo e trovare soluzioni per superare le difficoltà.

Intelligenza artificiale

Solo a leggere queste parole un candidato potrebbe spaventarsi e chiedersi che cosa gli toccherà fare per superare la selezione; in realtà l’intelligenza artificiale si sfrutta soprattutto nella fase di screening dei curricula, poiché permette di velocizzare il processo già dalla fase embrionale. Lo screening può anche essere affidato al personale delle risorse umane, facendo ricorso alle figure di recruiter esperti e veloci in grado di individuare in poco tempo i candidati in linea con i bisogni dell’azienda.

Il recruiting secondo Job

Nel 2022 è improponibile non sfruttare la tecnologia nei processi di recruiting, sia per una questione di comodità come nel caso di colloqui a distanza, sia per una questione di completezza nell’inquadramento dei diversi candidati. Ormai l’obiettivo del recruitment è la valutazione dell’individuo e la conoscenza dello stesso a livello personale; quindi, anche se all’inizio si possono usare video e altri metodi a distanza è di vitale importanza confrontarsi con il candidato di persona, per lasciare spazio a una conversazione con domande aperte. Per questo molte aziende, tra cui Job, adottano un approccio che sin dalle prime fasi di selezione punta alla ricerca del talento: individuare il giusto candidato significa investire su di lui con lo scopo di coltivarlo e questo è un grande vantaggio per le aziende, alla ricerca di professionalità ma anche di fiducia e visioni condivise.

Qual è, secondo te, il metodo più efficace tra quelli di cui abbiamo parlato? Diccelo con un commento.






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