Talent Shortage: una nuova sfida per le aziende alla ricerca di candidati


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  • 08/02/2023
  • JOB BLOG

Il termine Talent Shortage è utilizzato per indicare una carenza di competenze nel mondo del lavoro, dovuto ad un mancato allineamento tra le competenze ricercate e i professionisti reclutati. Allo stato attuale, molte aziende affermano di avere difficoltà a reperire nuovi talenti e, naturalmente, tali difficoltà influiscono negativamente anche sulla crescita economica del paese.

Quali sono le cause dello “Skill & Talent Shortage”?

Ad oggi, il mondo del lavoro richiede un impegno, in termini di adattamento, da parte dei lavoratori a causa dei cambiamenti sociali e tecnologici che investono tutti i settori.

La diffusione del fenomeno dello Skill & Talent Shortage è fortemente legata sia a fattori interni alle aziende che esterni, come ad esempio:

  • Rigidità del mercato del lavoro: tra i lavoratori cresce sempre più la richiesta di una maggiore flessibilità e di un migliore equilibrio tra vita professionale e privata. Spesso, però, tali richieste non possono essere accolte a causa di motivazioni interne che si riflettono poi nell’intero apparato aziendale.
  • Composizione demografica: carenze di talenti possono verificarsi anche in determinate regioni o settori ristretti. In questi casi, la domanda per determinate competenze è elevata ma l'offerta resta limitata a causa della presenza di professionisti con skills non al passo con le evoluzioni del mercato e dei trend di settore.
  • Formazione scolastica: mancato allineamento tra istruzione e mondo del lavoro. Molto spesso, gli istituti formativi non riescono a stare al passo con le continue evoluzioni del mercato del lavoro a causa della mancanza di comunicazione tra aziende e scuole, poca conoscenza dei ruoli e strutture aziendali rispetto ai programmi scolastici e pochi punti di contatto tra accademie e aziende.
  • Sistemi di reclutamento non adeguati: ad oggi, ancora molte aziende non investono in programmi di formazione o sviluppo per incrementare le competenze dei dipendenti esistenti in azienda, ciò può portare a una carenza di talenti a lungo termine.
  • Difficoltà nella creazione della Brand Reputation: le aziende che non investono nella creazione di un’immagine positiva della propria realtà, online e offline del proprio network, hanno più difficoltà a rendersi riconoscibili e ad attrarre i migliori talenti. Inoltre, la mancanza di piani di rewarding adeguati, legati ai piani di crescita professionale dei lavoratori, porta spesso ad un’incapacità di trattenere i migliori talenti in azienda.
  • Riduzione dei budget: numerose aziende, ad oggi, non prevedono l’investimento di fondi destinati alla formazione delle risorse, ciò rende il personale presente in azienda sempre meno aggiornato rispetto alle nuove competenze richieste.

La problematica dello skill shortage ha portato ben presto a riuscire a definire le 10 posizioni ad oggi più difficili da ricoprire, permettendoci di individuare quelle da cui è più importante ripartire per riconoscere e affrontare il fenomeno.

Tra i candidati più richiesti, trasversalmente ai settori di specializzazione, ad oggi troviamo: ingegneri gestionali e di processo, operatori specializzati, ingegneri elettronici e ingegneri specializzati. A questi si aggiungono: tecnici di laboratorio, addetti vendita (store manager, addetti post-vendita, sales assistant, sales engineer) ma anche specialisti del settore IT come Data Scientists, specialisti Cybersecurity, e-Commerce Manager.

Come fronteggiare lo skill gap?

Lo skill gap, come abbiamo visto, ha ripercussioni economiche importanti, soprattutto per il periodo post-pandemico in cui è sempre più difficile creare un equilibrio tra innovazione e sviluppo. Inoltre, le aziende che per urgenza tendono ad ampliare il proprio team con personale inadeguato o poco formato, risentiranno di un dispendio economico per poter formare il soggetto scelto. Inoltre, non è più vero che, chi cerca lavoro, sia disposto ad accettare qualsiasi mansione,  pur non in linea con le proprie aspettative. Infatti, i fenomeni del quiet quitting e del great resignation dimostrano che i candidati sono molto più orientati a trovare un'azienda flessibile e allineata ai propri valori, rinunciando, in molti casi, anche a lavorare.

Ecco alcune strategie che le aziende possono adottare per contrastare il fenomeno dello skill mismatch e del conseguente talent shortage:

  • Migliorare i sistemi di reclutamento: rendere il processo di ricerca e selezione una vera e propria strategia volta all’individuazione dei professionisti in linea con le competenze di cui l’organizzazione necessita. Incentivare percorsi di recruiting strutturati e basati su criteri di selezione oggettivi.
  • Potenziare le attività di Employer Branding: le aziende con un appeal più forte attraggono naturalmente i migliori talenti e le risorse con le competenze ricercate nel mondo del lavoro. L’employer branding è un investimento non solo per le aziende che ricercano candidati vincenti ma anche per il benessere dell’azienda stessa.
  • Implementare strategie di Employee Retention: migliorare l’employee retention dell’azienda è una priorità, non solo dal punto di vista prettamente economico. Infatti, più alto è il grado di employee retention, più è stabile l’azienda e i soggetti che ne fanno parte. Se vuoi approfondire questo tema ecco altri spunti interessanti, leggi questo articolo.

Arginare lo skill gap è possibile solo grazie alla collaborazione tra aziende e lavoratori in linea con i tempi che corrono.

E tu? Che soluzioni adotteresti per contrastare lo skill gap? Scrivicelo in un commento qui sotto.

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